Il leader della Lega parla del ruolo che l’Italia deve ritagliarsi in questa guerra.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera Matteo Salvini affronta temi di politica interna ma anche di politica estera relativi alla guerra in corso. Per il leader della Lega la guerra in Europa può finire con un’iniziativa dei tre grandi paesi fondatori dell’Ue: Italia, Francia e Germania. “L’Italia ha l’autorevolezza per farsi promotrice di questa iniziativa, con l’obiettivo di spingere le parti a negoziare” dichiara Salvini. Questo sarebbe un punto di partenza per contare di più in Ue
Come altri leader occidentali anche Salvini insiste sulla via diplomatica e non su quella belligerante o dei toni accesi preferiti da Biden. “Per arrivare alla pace è essenziale che nessuno si senta umiliato, deve prevalere la voce della diplomazia e del buonsenso” chiarisce il segretario leghista. Poi ribadisce la sua volontà di fare di tutto per ottenere la pace e garantisce il suo impegno per favorire ogni incontro e incontrare qualsiasi interlocutore.
In merito alla volontà dei 5 stelle di votare il discorso di Draghi al Senato, Salvini si oppone proponendosi un punto di stabilità. “In un momento difficile come questo la Lega intende proporsi come un elemento di stabilità” dichiara il leader del Carroccio. Salvini poi devia ogni “pettegolezzo politico” riguardo ad un possibile riavvicinamento a Conte sulla questione dell’impegno del nostro paese a fornire le armi all’Ucraina e ritorna sul suo impegno per “ricostruire pace e stabilità” mantenendo il giusto equilibrio tra difesa degli interessi nazionali e realismo.
Alla domanda di Cremonesi sul suo euroscetticismo, Salvini chiarisce che non è contrario all’Europa in sé ma ad un‘Europa burocratica non attenta agli interessi nazionali e si pone sulla linea del premier Draghi per una revisione dei trattati. Per le prossime politiche infine dichiara di essere contrario ad una nuova legge elettorale e punta all’unione del centrodestra che può vincere ampiamente sulla sinistra.